Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/92

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forse dovette avvenire dall’aver scambiato questo artista col figlio Saverio, il quale fu direttore di quella officina.

Giunto il Grue al sessantesimo anno, colpito da grave malattia, cessò di vivere il dì 24 agosto del 1746. Per le sue virtù e per la valenzia nel dipingere fu caro a molti, ed in particolar modo ai suoi cittadini, che gli diedero pubblico segno di benevolenza. È fama che nel condursi in Napoli in tempo d’inverno, fu sorpreso da tanta neve nel piano di cinque miglia, che fu per perdere la vita: onde per voto fe’ scolpire una bellissima statua di S. Francesco Saverio, che riportò in dono alla sua patria. Questa, per dimostrare in quanto pregio avea sì valente pittore, annoverò quel Santo tra’ suoi Protettori, e stabilì di celebrarne ogni anno la festa a pubbliche spese.

Della fama ch’egli ebbe mentre fu in vita, ne porge bella prova l’essere stata richiesta la sua opera, come afferma il Dominicis, a dipingere alcuni vasi della celbre spezieria di Loreto; stimata dalla Regina di Svezia sopra tutto il tesoro della Santa Casa1 Dipinse parimente per la spezieria dell’Ospedale degl’incurabili in Napoli molti vasi, ove bizzarramente rappresentò gl’infermi in varia attitudine più o meno forzata, seconda la viva o debole azione prodotta dal farmaco, dentro contenutovi. Mio padre, ch’avea più volte ammirato questi

  1. V. le cinque lettere sulla raccolta delle maioliche dipinte di G. Delsette, p. 8. — Bologna 1848.