Pagina:Notizie storiche intorno all'origine di Prato.djvu/103

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essere strascinato alla coda di un asino per la città; ed essergli tagliate ambedue le mani sulla piazza, avanti alla Chiesa Collegiata, ove accadde quel miracolo che altrove abbiamo parlato; ed essere finalmente condotto (sempre strascinato) presso al fiume Bisenzio, ed al luogo ove allora si faceva giustizia, e quindi ad essere bruciato.

Le quali cose tutte, cioè 1° lo scuotimento del ladro, 2° la presa di esso, 3° la confessione del delitto, 4° la sentenza e 5° l’esecuzione di essa avvennero e furon fatte tutte in uno istesso giorno. E tuttociò fu fatto per la ragione che la gravità del furto aveva sdegnato e infuriato il popolo che non si sarebbe frenato se non avesse veduto subito gastigato l’empio Musciattino. E benchè la pena e La morte che egli ebbe, sembri piuttosto atroce ella però se ben si consideri tutte le cose alle quali pensò il giudice stesso nel dar la sentenza, non è certamente se non adeguata al grandissimo delitto.

La storia di questo fatto in quei me-