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di Casale. A Casale giungeva nello stesso giorno la Guardia Imperiale ed il generale Niel, mentre alla stessa volta si avviavano con una lunga marcia dalle loro posizioni rispettive le divisioni Mac-Mahon e Baraguay d’Hilliers.
Il mattino del 30, quantunque un solo dei ponti fosse terminato, le divisioni piemontesi che erano a Vercelli varcarono la Sesia, e si volsero, Fanti su Confienza, Durando su Vinzaglio e Castelborgo su Casalino, mentre Cialdini moveva su Palestro.
Il disegno era che Fanti, ripiegandosi su Vinzaglio, lo facesse sgombrare sicchè Durando vi penetrasse senza combattimento e quindi ripiegasse alla sua volta sopra Palestro per agevolarne l’occupazione a Cialdini.
Ma ostacoli che non si poterono prevedere, ritardarono di molto la marcia della divisione Fanti, sicchè questa parte del disegno mancò, e Cialdini e Durando dovettero superare le posizioni colla bravura delle loro truppe, lo che fecero con esito fortunatissimo.
L’uscita nostra da Vercelli e la nostra marcia a destra aveva a scopo di mascherare il movimento dei Francesi e di far credere al generale nemico che intenzione nostra fosse di assalirlo di fronte nelle sue ben munite posizioni di Mortara.
Intanto il generale Niel era venuto a Vercelli, passava lo stesso giorno 30 la Sesia,