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78 prologo.

giudicare noi poveri piccini con criteri critici che non stanno nè in cielo nè in terra.

E con questi criteri dove si andrebbe? Nè dite che certi autori vollero appunto disgustare dal vizio dipingendolo orrido o schifoso, poichè questo fu appunto l’argomento col quale il vescovo Bandello volle scusare la sudiceria delle sue novelle e, ragionando così, sarebbe morale ed idealista anche lui. No, dite piuttosto che nelle questioni d’arte la moralità non c’entra affatto e che non è da confondere la critica della tesi colla critica della forma. A nessuno dei più sfegatati veristi cadde mai in mente che la parola d’ordine dell'arte nuova sia il rimar porcherie per convertire il mondo alla fede degli adamiti olandesi od alle pratiche di Aloysia Sigea Toletana. Se ce ne sono che scrivono così, non scrivono perchè il credo di una scuola artistica lo imponga, ma perchè a loro, come individui, quegli assunti etici paiono buoni da rimare. Non fate dunque i rimproveri vostri