Pagina:Novelle (Vettori).djvu/27

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novella quinta 23

questo amore, ma quando tu non possa o non voglia farlo, credo bene troverò modo di farti conseguire il desiderio tuo; ma bisogna che quello abbiamo a fare sia segreto, perchè sarà forse necessario venire a certi incanti, che quando si sapesse che io gli usassi potrei esser disfatto dal mondo: però voglio mi dica il nome di questa tua innamorata ed il luogo dove sta, e fra quattro giorni ne parleremo altra volta insieme. Il cameriere gli disse quello di che il domandava, e gli promesse tener tutto segreto. Lo srittore inteso chi era la donna, andò a trovarla, e tanto con parole e doni e promesse la seppe persuadere, che essa si dispose in questo amore del cameriere governarsi appunto secondo la volontà dello scrittore; onde fra dieci giorni trovò il cameriere, e gli disse che se sapeva trovar ordine di far dare alla dama certa polvere incantata nella vivanda, vedrebbe che ella gli porterebbe tanto amore che se ne sarebbe maravigliato; e rispondendo il cameriere che aveva tanta amicizia con una servente della dama che non le mancherebbe modo di darle la polvere, lo scrittore lo condusse seco verso certi luoghi solitarii di Roma, e mostratagli un’erba che aveva la foglia molto grande, gli disse che la mattina due ore avanti giorno, venisse in