Pagina:Novelle cinesi tolte dal Lung-Tu-Kung-Ngan.djvu/84

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Aveva egli in grande onore e devozione un’immagine della dea Kuang-xi-yin, tracciata su della carta con semplice inchiostro nero; la quale immagine egli teneva appesa in una stanza di casa sua, ed ogni giorno non lasciava mai di tributarle la più grande venerazione. Ora il buon vecchio ebbe un sogno, nel quale gli apparve una donna che gli disse: «Và sulla sponda del fiume; là mi troverai. Conducimi dal giudice Pao-kung; e ti prometto che per tutta la tua esistenza avrai di che vivere agiatamente.» — Il vecchio si risveglio, e l’indomani prestamente andò sulla riva del fiume, e vide infatti una donna di mezza età, che tenendo in mano un cestello da pescatori, stava sotto un salice aspettando. Il vecchio andò a lei, ed ella gli disse: «Abitava già una volta nelle acque della terra di Pei-yen un pesce d’oro, potente mostro. Il principe dei draghi lo ha perseguitato con ogni sua forza, ma non riuscì a prenderlo; e il pesce d’oro fuggì nel mare meridionale, e si nascose sotto le foglie d’una pianta marina dai fiori di corallo. Ora, per la sola forza della mia voce, lo tengo qui in questo cestello, racchiuso per modo che non ha più potestà di fuggire. Il giudice Pao-kung mise fuori un bando, nel quale si prometteva una larga ricompensa a chi riuscisse a far noto, ove si nascondeva il pesce misterioso. Tu dunque mi condurrai da Pao-kung; ed egli avrà modo così di por termine alla strana avventura, che lo tiene agitato. Ottenuta pel mio servigio la ricompensa promessa, io te ne farò un presente.»

Il vecchio pieno di contentezza condusse subito la donna al tribunale, ove Pao-kung e il ministro stavano appunto insieme ragionando di quest’affare. Un ufficiale annunciò al giudice il loro arrivo; ed il giudice Pao-kung gli fece venire innanzi a lui, e domandò loro, quale era la causa che ve li conduceva; al che il vecchio rispose, esponendo al giudice tutto quello che la donna gli aveva detto. — «Questo è maraviglioso assai, disse Pao-kung; e ordinò che si liberasse quel pesce dal cesto, per udire dalla sua propria bocca tutta la spiegazione del come era andata la cosa. E quel demonio, che per la potenza di Fo8 era stato vinto e dominato, e rinchiuso in quella cesta,