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Pagina:Novissima.djvu/96

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Non a Shelley - che nel tempio della gloria si innalzava già da sè stesso quell’ideale monumento, aere perennius, che non varranno a screpolare il vento il gelo o la furia degli anni - ma allo shelleysmo.

Come la terza Roma ha innalzato il suo monumento al filosofo del libero pensiero, così noi - là in faccia al libero mar ligure, che sorrise così azzurro di ideali alla giovinezza di Colombo, di Garibaldi e Mazzini, - vogliamo innalzarne uno al poeta; al poeta ed in una a quello che è il capolavoro e il simbolo del suo pensiero: a Prometeo.

Il monumento colossale, alto 14 metri, sorgerà addossato ad una rupe, coi piedi nel mare, in faccia a Casa Magni, e rappresenterà Prometeo che incide col fulmine sul macigno: A Shelley, il mondo liberato!

Constatazione ed augurio.

L’enorme blocco di marmo che lo formerà, e che da solo rappresenta una cifra che difficilmente si sarebbe raccolta in lungo tempo, sarà donato e posto sul luogo da Carlo Andrea Fabbricotti; Carlo Fontana scultore dà l’opera; gli ammiratori di Shelley e del suo pensiero daranno il poco che occorrerà ancora. Le offerte si raccoglieranno presso Sebasti e Reali, qui in Roma.

A noi intanto è piaciuto che l’annuncio solenne di questa nuova cosa partisse dalle colonne di «Novissima».

SANTE BARGELLINI

SCULTORE CARLO FONTANA ROMA

BOZZETTO DEL MONUMENTO A SHELLEY