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Torino, 29 Aprile 1901.


Egregio Sig. Prof. A. de R. Lysle,

Mi sento in dovere di far ammenda onorevole, e la faccio col massimo piacere.

Ella ricorderà certo che io accolsi con molta incredulità la sua assicurazione che era possibile imparare una lingua in ispazio relativamente breve di tempo. Ciò mi pareva proprio impossibile, specialmente per la lingua tedesca, per lo studio della quale molti miei amici dedicarono anni ed anni.

Ebbene, sono lieto di dichiararle che col suo eccellente Metodo, che Ella, Sig. Professore, applica con intelligenza ed amore non comune, io giunsi in pochi mesi ad un risultato superiore alla mia aspettativa, cioè a tradurre bene una lettera tedesca ed a farmi capire discretamente. E ciò malgrado che, per cause diverse, io fossi distolto da quella diligenza ed assiduità che mi ero proposto quando intrapresi sotto la sua amorevole direzione lo studio della lingua tedesca.

Sono perciò lieto di professarle la mia viva ammirazione ed i tmiei ringraziamenti, e di additare il suo Metodo come il migliore a quegli studiosi che vogliono, senza spreco di tempo, intraprendere lo studio delle lingue estere.

Mi creda, Egregio sig. Professore, suo riconoscente ed affezionatissimo

G. Savoretti.


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Torino, 31 Maggio 1901.


Egregio Sig. Professore,

. . . . . . . Nella speranza di poter riprendere le lezioni nel prossimo autunno, le porgo, egregio sig. Professore, i più sentiti ringraziamenti per quanto ho imparato negli scorsi mesi coll’eccellente suo Metodo.

Accolga, sig. Professore, i migliori saluti dal suo devotissimo allievo

Tenente Musso.


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Torino, 6 Luglio 1901.


Egregio Prof. A. de R. Lysle,

Ho incominciato a frequentare la sua scuola per semplice curiosità, desideroso di conoscere il suo sistema per imparare lingue straniere, ed ho continuato, perchè convinto dell’eccellenza e praticità del suo metodo.

Avevo bisogno di studiare lo Spagnuolo, ed in tre soli mesi di studio l’esito ha sorpassato le mie speranze; ora mi trovo in grado di parlare e corrispondere in detta lingua correttamente.

Voglia gradire, Egregio Professore, i miei più rispettosi saluti.

Camillo Imoda.


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Torino, 5 Ottobre 1901.


Egregio Signore ed Amico,

. . . . . . . Coll’occasione mi è assai gradito ripeterle l’espressione dei sentimenti di soddisfazione pei risultati positivi e rapidi che ottenni nei tre mesi ch’ebbi il piacere di frequentare il di Lei corso.

Accetti coi miei ringraziamenti l’assicurazione della più distinta stima e di cordiale amicizia.

Suo Devotissimo

D. Meregaglia.