Pagina:Nuovi poemetti.djvu/194

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178 i due alberi



ii


Viene col vento un canto di preghiera
e di tristezza, e vanno via le foglie
19con lui, stridendo in mezzo alla bufera:

“Noi di noi siamo le fugaci spoglie:
21la nostra vita è sempre là dov’era.

Il vento in vano all’albero ci toglie:
23là rinverzicheremo a primavera„.

Col vento via le vane foglie vanno;
25gemono, mentre intorno si fa sera.

“Non torneremo al rifiorir dell’anno:
27noi ce n’andiamo avvolte nell’oblìo.

Non fu la vita che un fugace inganno.
29L’albero è morto. Addio per sempre! Addio!„

È morto il giorno, ed anche muor la sera,
ed anche muore il canto tristo e pio.
32E il cielo splende su la terra nera.


iii


Il vento trova la sua strada ingombra
di foglie e stelle. Gli alberi, sparito
35e l’uno e l’altro. Io vedo una grande ombra.