Pagina:Nuovi poemetti.djvu/75

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la morte del papa 59



xii


Per quella via... Ma quella era la via
dell’Universo, l’alta sui burroni
245dell’Infinito ignota Galaxìa:

e prima d’essa Cani Idre Leoni,
raggianti nelle tenebre celesti,
248gelide: stelle, costellazïoni:

Soli: sciami di Soli, anzi, con mesti
pianeti ognuno, dove il fuoco primo
251par che si spenga e che l’amor si desti;

dove marcisce il puro fuoco in limo
di vita, impuro, su cui vola forse
254l’uomo con l’ali, o sguazza il fauno simo.

Le costellazïoni indi trascorse,
dalla fulgida Lira alla Carena,
257dalla fulgida Croce alle grandi Orse;

ecco la fitta polvere, la rena
ogni cui grano è Mondo che sfavilla
260nella sua solitudine serena;

dove pare un pulviscolo, una stilla,
il nostro cielo dalla volta immensa...
263se pur là c’è la notte, una pupilla

nell’ombra, uno che veglia, uno che pensa!