Pagina:Occhi e nasi.djvu/43

Da Wikisource.

— 42 —


— Ma se non sai nemmeno di che cosa volevo persuaderlo — interruppe Federigo.

— Me lo figuro; ed hai fatto malissimo.

— Lasciami finire....

— Te l’ho detto tante volte: Federigo, pensa ai fatti tuoi e non ti occupare di me!

— Lasciami finire.

— Io non ho bisogno di avvocati e di difensori!...

— Io ragionavo con Valerio....

— Non dovevi ragionare. Hai fatto malissimo.

— Pazienza! Farò meglio un’altra volta, — disse Federigo stringendosi nelle spalle: e li lasciò soli.


VI.


— Dalle chiacchiere di quel buon uomo di Federigo, — riprese la Norina con accento ironico e pungente, — chi lo sa che cosa lei si sarà mai figurato!...

— Io non mi sono figurato nulla.

— Si sarà figurato, che io mi struggessi dalla passione per lei....

— Ma le pare!

— Che io non possa vivere senza di lei!...

— Prego, signora Norina....

— Che, perduto lei, per me non ci sarà più bene in questo mondo!...

— Tutt’altro.

— E allora di che cosa si lamenta?