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— Ma se non sai nemmeno di che cosa volevo persuaderlo — interruppe Federigo.
— Me lo figuro; ed hai fatto malissimo.
— Lasciami finire....
— Te l’ho detto tante volte: Federigo, pensa ai fatti tuoi e non ti occupare di me!
— Lasciami finire.
— Io non ho bisogno di avvocati e di difensori!...
— Io ragionavo con Valerio....
— Non dovevi ragionare. Hai fatto malissimo.
— Pazienza! Farò meglio un’altra volta, — disse Federigo stringendosi nelle spalle: e li lasciò soli.
VI.
— Dalle chiacchiere di quel buon uomo di Federigo, — riprese la Norina con accento ironico e pungente, — chi lo sa che cosa lei si sarà mai figurato!...
— Io non mi sono figurato nulla.
— Si sarà figurato, che io mi struggessi dalla passione per lei....
— Ma le pare!
— Che io non possa vivere senza di lei!...
— Prego, signora Norina....
— Che, perduto lei, per me non ci sarà più bene in questo mondo!...
— Tutt’altro.
— E allora di che cosa si lamenta?