Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) II.djvu/112

Da Wikisource.



A FILACIDA D’EGINA

VINCITORE NEL PANCRAZIO SULL’ISTMO


I


Strofe

Or, come in simposio d’amici giocondo,
pel valido atleta figliuol di Lampone
libiamo la coppa seconda. Vuotammo la prima a te, Giove
pel fiore dei serti spiccato a Nemea;
è questa pel Sire dell’Istmo,
e per le cinquanta Nerèidi: che vinse Filàcide, il figlio
piú giovine: al Nume benigno che regge l’Olimpo
offrire la terza concesso ne sia,
Egina aspergendo di canti soavi.


Antistrofe

Se un uomo che allegrasi di lauto dispendio
travaglia, ed esercita divine virtú,
e a lui germogliare fa un Dèmone gradevole fama, egli l’àncora
all’ultime plaghe gittò di Fortuna.
Tai sensi albergare nel seno
dimanda il figliuol di Cleònico insino alla bianca vecchiaia