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112 LE ODI DI PINDARO


che quindi l’ode sia stata composta dopo Salamina e prima di Platea, verso il fine del 480.

Al verso 65 sono personificate le percosse, ossia i colpi; i quali possono quindi, come persone, esser guidati. E sovra il retto cammino li guidò il maestro Pitèa, a vantaggio di Filacida. Personificato è il canto che deve spiccare un salto e levarsi dal suolo (v. 42). Ed è qui notevole l’atteggiamento lirico della domanda retorica seguita da risposta, che fu caro al Manzoni (Marzo 1821, v. 61 sg., e Battaglia di Maclodio, 12 sg., 25 sg.). Nel verso 47 mi allontano tanto dalla interpretazione comune quanto da quella del Fraccaroli.