Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) II.djvu/14

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PER MELISSO DI TEBE

VINCITORE COI CAVALLI E NEL PANCRAZIO SULL’ ISTMO


I


Strofe

L’uomo cui ride propizia la sorte, o per fama d’agoni
o per potenza e ricchezza, se porre sa freno a Superbia
fastidïosa, è ben degno che trovisi misto agli elogi
de la città. Da te, Giove, provengono agli uomini
l’alte virtudi; e Fortuna piú a lungo dimora fra i pii;
ché gli animi obliqui
non sempre accompagna con fiore perenne.


Antistrofe

Inni che premino l’opere famose convengono al prode:
sopra le Càriti amabili conviene che il prode s’estolla.
Ed a Melisso or sorrise d’agoni una duplice sorte;
onde a letizia gioconda può volgere il cuore:
poi che gli anfratti dell’Istmo lui cinser di serti, e la concava
vallea del lione
dal petto gagliardo: sí ch’egli bandí,