Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) II.djvu/269

Da Wikisource.
258 LE ODI DI PINDARO



Antistrofe V

Figlio di Dèmena, adesso,
col pie’ bene esperto movendo,
guidaci. E prima li segue,
spingendo vicino all’alloro
fronzuto i calzari,
con ilare cuore, tua figlia,

Epodo V

cui con molteplici cure
fe’ sperta Andasístrata.


Manca la fine dell’epodo V. Al principio della strofe VI il poeta dissuade i signori pei cui ha scritto questo partenio dal ricorrere ad altri poeti.


Strofe VI

Ora che della mia fonte
il nèttare avete, non fate
che, sitibondi, moviate

presso altri, a cercar la salsedine.

La fine è perduta.

III

Secondo una leggenda riferita nella biografia ambrosiana di Pindaro, il Dio Pan sarebbe stato sorpreso mentre, fra il Citerone e l’Elicona, cantava un peana di Pindaro. E il poeta, per riconoscenza, avrebbe composto in onore del Nume il partenio a cui appartennero i vezzosi frammenti che tuttora possediamo. La strana leggenda avrà avuto origine dalla in-