Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) II.djvu/268

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PARTENII 257



Strofe III

Molte trascorse venture
potrei ricordare, e leggiadre
farle di belle parole.
Ma questo sa Giove possente.
Virginei pensieri
io debbo nutrire ed esprimerli.

Antistrofe III

Né della donna e dell’uomo,
due floridi rami, fra cui
sto, deve cogliermi oblio.
Ch’io venni alla danza per segno
d’onore ad Agàsicle
e ai nobili suoi genitori.

Epodo III

Pei loro pregi ospitali,
ed ora e in antico
onor dai vicini essi ottennero,
e per le chiare vittorie
dei pie’ veloci corsieri,

Strofe IV

nei dí che, presso alle rive
d’Onchesto famosa, o d’Itomia
vicino al tempio, le chiome
redensero, illustri, di serti;

e in Pisa.....


Mancano il fine della strofe IV e l’epodo IV. La strofe V è anch'essa quasi incomprensibile: pare vi si accennasse a dispiaceri avuti dalla famiglia di Pagonda per la tristizia dei nemici.

Pindaro - Le Odi, II - 17