Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) II.djvu/320

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FRAMMENTI VARII 307


XCV

NATURA NON FALLA

Plut., Quest. conv., VII, V, 3.

Nulla è biasimevole,
nulla è da mutare, di quanto
la fulgida terra
e i flutti del mare producono.


XCVI

VARIETÀ DEI GUSTI

Sesto Empir., Hyp. Pyrr., p. 20, Bekker. Fa pensare alla famosa prima ode d’Orazio.

Seducono alcuni
i fregi ed i serti
dei cavalli dal pie’ di tempesta:
altri, amano vivere
nei talami d’oro opulenti:
e c’è chi si allieta
la vita arrischiare
su rapida nave
tra i flutti del mare.


XCVII

ORO PERFEZIONE

Scol., Pit., IV, 407.

L’oro è di Giove prole:
non lo rodono vermi, e non tignuole.