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Pagina:Odi e inni.djvu/215

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inno secolare a mazzini 189



iv


O tempo degli eroi, quando la cetra
sfuggìa di mano al suo cantor caduto,
120e gli fulgeva stelle auree dall’etra!

Muta la constellazïone al muto
cantor fulgeva. Gli occhi avidi verso
123il suo tintinno ancor tendeva il bruto.

Più lungi il balteo rifulgea, disperso
nel cadere: tra Sirio e Aldebarano.
126L’eroe cadeva in mezzo all’universo.

O sacro tempo degli eroi, lontano
come le stelle! Tu volgevi il viso
129al cielo sparso del martirio umano:

lassù cercavi ciò che t’era ucciso,
o Mazzini! la patria, esule errante,
132nella Galassia! Come te, lei fiso

guardava un altro, esule anch’esso: Dante..


Vedesti Dante uscito dall’abisso,
ch’era già su, che dal superno monte
136guardava ciò che dai nostri occhi è scisso.