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Pagina:Odissea (Morino).djvu/16

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16 dialetto omerico


Lo stesso verbo può avere la forma dell’aor. debole e quella del forte: ἄλτο ed ἐσήλατο, ἤκαχε ed ἀκάχησε, ἐδέγμην ed ἐδέξατο, κύθε ed ἐπικεύσῃς, ἔστυγον ed ἔστυξα, ecc.

3. Aoristo misto è quello che ha la vocale tematica propria dell’aoristo II e la caratteristica (il σ) dell’aoristo I: ἄξετε, ἐβήσετο, ἐδύσετο, δυσομένου, ἷξον, λέξεο, οἶσε, οἰσέμεν, οἰσέμεναι.

4. Aoristo passivo. Sulla desinenza della 3a plur. -εν, invece di -ησαν, ved. § 7.


Futuro, Perf. e Piuccheperf.


1. Futuro. Il futuro può essere:

  1. Sigmatico; anche in alcuni temi in liquida come: διαφθέρσει, θερσόμενος, ὄρσουσα.
  2. Asigmatico: άνύω, βέομαι, δήεις, ἐρύουσιν, κείω, τανύουσι, αντιόω, δαμᾷ, δαμόωσιν. I verbi liquidi hanno spesso la forma non contratta: βαλέω, σημανέω.


2. Perfetto e Piuccheperfetto:

  1. La forma forte di questi tempi, che è la più antica, in Omero prevale sulla debole. Non si leggono nel dialetto omerico perfetti forti aspirati.
  2. Il perfetto e piuccheperf. deboli hanno luogo solamente nei verbi col tema in vocale, ed anche in questi si trova qualche volta la forma forte accanto alla debole; così πεφύασι e πεφύκaασι. Molto frequenti sono i participi dalla forma forte: κεκμηώς (κέκμηκα), τεθνηώς, βεβαώς, ecc.
  3. È da notarsi in alcuni verbi il tema abbreviato nel participio attivo femm. e nel passivo; ἀραρυῖα ed ἄρηρα, τεθαλυῖα e τεθηλώς; λέλασται, λελασμένος, τέτυξαι, τετυγμένος. Osserva inoltre il genit. del participio attivo che ora esce in -ότος ed ora in -ῶτος.


§ 9. — Forme iterative.


Sono in Omero frequenti le desinenze iterative, per le quali il verbo indica la ripetizione di un’azione nel tempo passato (sono proprie solo dell’imperfetto e dell’aoristo). Le