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318 odissea

Padre lui vedrà, un giorno, ed egli al padre
Giusti baci porrà sovra la fronte.570
Ma la consorte mia nè questo almeno
Mi consentì, ch’io satollassi gli occhi
Nel volto del mio figlio, e pria mi spense.
Credi al fine a’ miei detti, e ciò nel fondo
Serba del petto: le native spiagge575
Secretamente afferra, e a tutti ignoto,
Quando fidar più non si puote in donna.
Or ciò mi conta, e schiettamente: udisti,
Dove questo mio figlio i giorni tragga?
In Orcomeno forse? O forse tienlo580
Pilo arenosa, o la capace Sparta
Presso Re Menelao? Certo non venne
Finor sotterra il mio gentil Oreste.
     Ed io: Perchè di ciò domandi, Atride,
Me, cui nè conto è pur, se Oreste spira585
Le dolci aure di sopra, o qui soggiorna?
Lode non merta il favellare al vento.
     Così parlando alternamente, e il volto
Di lagrime rigando, e il suol di Dite,
Ce ne stavam disconsolati; ed ecco590
Sorger lo spirto del Peliade Achille,
Di Patroclo, d’Antìloco, e d’Ajace,
Che gli Achéi tutti, se il Pelíde togli,