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102 odissea

Sedean davanti. Amici, in cotal guisa
Eurimaco a parlar tra lor fu il primo,370
Ebben, che dite voi di questo, a cui
Fede sì poca ciaschedun prestava,
Viaggio di Telemaco? Gran cosa
Certo, e condotta audacemente a fine.
Convien nave mandar delle migliori375
Con buoni remiganti, acciocchè torni
Quella di botto, che agli agguati stava.
     Profferte non avea l’ultime voci,
Che Anfinomo, rivolti al lido gli occhi,
Un legno scorse nel profondo porto,380
Ed altri intesi a ripiegar le vele,
Altri i remi a deporre, e, dolcemente
Ridendo, non s’invii messaggio alcuno,
Disse, già dentro sono: o un Nume accorti
Li fece, o trapassar videro, e indarno385
Giunger tentaro del garzon la nave.
     Sorsero, e al lito andaro. Il negro legno
Fu tratto in secco, e disarmato; e tutti
Per consultar si radunaro i Proci.
Nè con lor permettean, che altri sedesse,390
Giovane, o vecchio; e così Antìnoo disse:
Poh! come a tempo il dilivraro i Numi!
L’intero dì su le ventose cime