Pagina:Odissea (Pindemonte).djvu/651

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270 odissea

Manto a coprirti, e tunica, io ti rechi?
Indegno fora con tai cenci in dosso620
Nel tuo palagio rimaner più a lungo.
     Prima il zolfo, ed il fuoco, ad Euricléa
Rispose il pien d’accorgimenti eroe.
     La nutrice, ubbidendo, il sacro zolfo
Portògli, e il fuoco prestamente; e Ulisse625
La sala, ed il vestibolo, e il cortile
Più volte vaporò. Salì frattanto
Colei le ancelle a confortar, che franche
Vedere omai si fessero. Le ancelle
Delle camere usciro, in man tenendo630
Lucide faci: poscia intorno a lui
Si spargeano, e abbracciavanlo, ed il capo
Baciavangli, stringendolo, e le spalle,
E l’afferravan nelle mani. Ulisse
Tutte le riconobbe ad una ad una635
Nel consapevol petto, e un dolce il prese
Di sospiri, e di lagrime desio.