Pagina:Odissea (Pindemonte).djvu/92

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libro terzo 77

La minor figlia di Nestorre, intanto
Telemaco lavò, di bionda l’unse
Liquida oliva, e gli vestì una fina595
Tunica, e un ricco manto; ed egli emerse
Fuor del tepido bagno agl’Immortali
Símile in volto, e a Nestorre avviossi
Pastor di genti, e gli s’assise al fianco.
     Abbrostite le carni ed imbandite,600
Sedeansi a banchettar: donzelli esperti
Sorgeano, e pronti di vermiglio vino
Ricolmavan le ciottole dell’oro.
Ma poichè spenti i naturali furo
Della fame desiri e della sete,605
Parlò in tal guisa il cavalier Nestorre:
Miei figli, per Telemaco, su via,
I corridori dal leggiadro crine
Giungete sotto il cocchio. Immantinente
Quelli ubbidiro, e i corridor veloci610
Giunser di fretta sotto il cocchio, in cui
Candido pane, e vin purpureo, e dapi,
Quai costumano i Re di Giove alunni,
La veneranda dispensiera pose.
Telemaco salì, salì l’ornata615
Biga con lui Pisistrato, di gente
Capo, e accanto assettossigli; e, le briglie