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gabriele d’annunzio 301

pareti hanno cortinaggi altissimi di damasco rosso così che a notte, quando quei cortinaggi sono tesi, sembra che in nessun punto le mura lascino adito all’esterno. E quella camera è ricca di stoffe rare, di armi antiche e di nitidi libri preziosi, e presso un grande tavolo libero di gingilli stanno lunghi scaffali di lessici italiani, greci e latini. Dal braciere fuma a tratti l'incenso. I villani hanno fatto su quella camera rossa, chiusa, odorosa una leggenda e dicono che in quella casa il poeta ha fatto una chiesa.



Nelle ventiquattro ore che passai là, tra l’ospitalità affettuosa e il nobile conversare, di molte e disparate cose ci intrattenemmo piacevolmente senza mai restare, tanto che adesso mi è difficile e in un certo modo anche doloroso costringere in dati argomenti e dentro poche pagine tutto quel fecondo flusso di pensiero, sce-