Pagina:Ojetti - Le vie del peccato.djvu/265

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Il concorso


L’inverno era sereno e tepido, e in pieno gennaio le rose rampicanti del mio giardinetto d’Umbria tenevano tutte le foglie cupe e minute. Una mattina che avevamo svinato il vin bianco felici di vederlo già limpido e color d’oro, vennero in cantina ad annunciarmi che a Campello, e due miglia dalla mia villetta, era arrivato Bindo Bindi con tanti bagagli che tutti dicevano che anche egli si accingeva a passar l’inverno in campagna.

— Eh, Bindo Bindi d’inverno in campagna non ci sta se non perchè ha perduto al gioco o perchè è caduto in pericolo di matrimonio, – pensai io e andai a vederlo per invitarlo al mio pranzo di «svinatura.»