Pagina:Ojetti - Le vie del peccato.djvu/46

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suoi piccoli occhi neri profondi; adesso ella si occupava tutta a immaginare quel che avveniva lì dentro, e sognava orgie e peccati strani abbominevoli in confronto al metodico amore casalingo dopo il pranzo e prima del sonno.

Pensò a Margherita Sansoni e alle sue possibili superiorità fisiche; parecchie volte l’aveva veduta vestirsi e si rammentava le spalle di lei strette ossose e le braccia magre e i piedi grandi e le mani rovinate dall’ago con cui tutto il giorno doveva rammendare gli abitucci de’ suoi cinque figliuoli. Perchè Gigi la preferiva a lei? L’odore delle rose passava oltre il muro dell’orto, ed era così sottile che doveva emanare da tutto un immenso roseto rampicante con mille piccole rose d’oro; il cielo era chiaro e l’aria tiepida e la strada deserta. Quali peccati strani e abominevoli quella magra rivale sapeva? Passò un operaio che la guardò proprio nel volto e la urtò col gomito mormorandole due parole di ammirazione violenta. Quali peccati godevano quei due traditori lassù?

— Che fai qui? Torna a casa, è meglio.

Era il cugino venuto a raccomandarle ancóra la calma, a scusarsi ancora per la denuncia feroce.

Ella non gli rispose che accennandogli la casa.