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82 | INNI OMERICI | 563-571 |
E solo egli sarà l’araldo perfetto d’Averno,
che tanto dono a lui farà, sebben dono non ebbe».
Tanto il Signore Apollo dilesse con tutto il suo cuore
di Maia il figlio; e aggiunse di Crono il figliuol la sua grazia.
Ond’è compagno Ermète dei Numi e degli uomini tutti.
A dire il vero, aiuta di rado l’umana progenie,
e spesso assai la gabba, quand’è più profonda la notte.
E cosí, dunque, salve, di Giove figliuolo e di Maia:
io mi ricorderò d’esaltarti in un inno novello.