Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/103

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i 2 l’altrikri 1k> : nolo clic nei vagone che ci trasportava alla città, noi occupavamo quattro posti ; nel (piarlo si adagiava una pail'ula balia con un naccherino tutto polpa alla cioecia, un naccherino elle i miei genitori avèan potuto méttere insieme nei mesi quieti di mia lontananza. Quanto a niè, allorché sollevai la portiera nel racconluccio presente, correvo il mio quindicèsimo: ero a pena sgatlajolato dal ginnasio e cominciavo ad arieggiare L’uomo con barba. Ora, óltre a lavarmi e pettinarmi ogni mattina e, qualche volta, la sera, facevo gran consumo di saponi, manteche, pólvere d’ìreos ; attaccavo molta importanza al nodo della cravalla. alla freschezza dei guanti, alt’arroccetlatura delle camicie ; ora imporlafogliavo i mici viglictli da vìsita, intaschinavo un bell'orologio d oro. e»m catena d’oro, dóndolo doro — indispensàbile per tener sbottonala la giubba — ed ora, come mi era messo tutto alla via, in punto, comparivo sul corso con una giannetta in mano, fulminando degli occhi le tose. In confidenza, peraltro, osservo che sùbito li sbassavo e facevo lo gnorri se mai qualcuna mi reggeva allo sguardo.... Che rabbia ; K in questo, volere o no, saliva a galla ch’io era pera nco bambino, in questo e in molte altre cose, ehè — sebbene ora mi guardassi dallo sostare dinanzi le mostre de* baloccài — pure, le sbirciavo vogliosamente, impromettèndomi di sfogarmi a casa sotto pretesto di trastullar (»ior- gio e, tuttoché non mi andasse che mamma dicesse mi : — lìi hi o (i nidi no — alla preseli a di forestieri, a quattro, anzi a sei occhi, accomodandovi sulle di lei ginocchia e le parlavo con un vocabolario di parolinette graziose, inintelligibili a tutti — fuorché a noi. Principiavo dunque, intenderete anche, a in- -