Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/134

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CAPITOLO QUARTO 103 a fianco, entro il lume lunare, avrebbero passeggiala la solitaria campagna, favellando de’ fieli. Al rischiararsi di cui — disciòltasi ella ne la ròsea nebbia — Alberto, gonfio di amore, fiero di tanto segreto, sarebbe tornalo nel sòlito. Così, egli avrebbe voluto che la sua strana amorosa entrasse, mentre stava scrivendo, nello stuclielto, e lievemente gli sedesse di contro. Ed egli, alzando gli occhi, avrebbe incontrato quelli di lei.... nuotanti nella passione. Pure, non si saròbber nemmeno toccali, mai. Alberto credeva amore perfetto un fascio di desideri ardentissimi, di cui si fuggisse l'adempimento. Scopo raggiunto, amore finito. lì anche adesso, in questa ora grigia nella (piale sentiva la fatica del vìvere, ella pietosa (lovea venire a lui ; di dove, ben non sapeva, ma la dovea per quella porta dallato al camino.... Epperchè no? che ci ha d’impossibile? Forse, ella ne era già dietro ; forse, posava la mano sulla maniglia.... n E Alberto, inebriato dalle imàgini sue, risle’, fiso alla porla, attendendo. Passarono alcuni momenti. Trae; la maniglia di^de un sobbalzo.... Xe sobbalzò egli pure.... L'uscio infatti si apriva.