Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/188

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CAPITOLO SESTO Enrico, appressatosi, in questa, alla sbarra tra la corsìa e le sedie, chiamava Viulalò. 11 (piale, venne. — Sapresti — cominciò Enrico ; ma qui s’interruppe, e — Addalo ; — ti presento Alberto Pisani, mio amico. Alberto ! il marchese Eolte- ringo Andalò, ut suprn. — 1 due nominati inchinàronsi. Sapresti — seguitò Enrico al marchese — il nome di quella bellissima donna, in prima fila, alla dritta della porla di “mezzo? Non mi par forestiera. — Andalò volse a lei un’occhiaia, e.... Un momento ! un momento ! Io, Carlo Dossi, ho quattro cosette da dire alle mie signore lettrici. Per voi, lettori uominacci, dulia : saliate. E dico donne, slò in forse sul come a voi riferire il parlare del marchese Andalò, parlare senza camicia, e peggio. Cerio, se voi foste stale allevale secondo natura, esso non vi darebbe nò caldo nè freddo ; ma, invece, vi hanno insegnala la cos'ideila virtù del pudore — virtù cara ai deformi, sempre posticcia, figlia e madre ad un tempo della libìdine.... Oè ! non fuggite. Per voi, transigo con me e brucio io pure sull’ara di tale sporca virtù il mio granino d’incenso: non voglio darvi la pena (sebbene sia pena che acuisca il piacere) di lèggermi alla nascosa. Passerò, dico, i discorsi del marchese Andalò per lutti e sette i crivelli.... vi va? — sicuro, del resto, che la imaginazione vostra, pudica, può ricomporli.... e con giunta). — No : non è forestiera — disse adunque il marchese con una voce slojata, che a chi l’udiva attaccava la fiacca. — È di qui. Si chiama Claudia Mareggi, figlia di un appaltatore di armata, un gatto in grande, morlo cinque o sei anni addietro.... —