Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/222

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CAPITOLO NONO 191 da fuori di mano, riuscì a vòlgere in fuga quattro assassini, mirando lor contro — indovinate mò cosa? — un salame. Qui poi, ad aumentar lo scuriccio, era un ammasso di libri, libri beninteso vecchi e ben inteso om\ sparsi un po’ dapertutlo.... sopra i fornelli.... per terra.... su- gli scaffali.... *:ul tàvolo.... E Alberto dimandò il nome a qualcuno : E un primo frontispizio rispose: «traile pour óter la crainte de la mort et la faire desirer » e un altro de propaganda vita puellarum anhè- litu » e un altro « ars moriendi » e un quarto «serraglio dei personaggi che vivcrono sècoli e ringiovanèttero * e un quinto « trinimi nuigicum sive arcana arcanissima ; » via via così, Alberto si trovò possessore di un manicomio di libri màgica, astrologia, ascètica.... di Pietro d’Aba- no, Celso, Longino, Bailardo, Ottavio e Tomaso Pisani, Andalolto del Negro, Flàmel, Cardano, atqne aliorum magnoruin clericorum miiltorum. — Scusate se è poco ! — saltò su a dire Paolino, aprendo un armadio. — Aqua ! che compagnia brusca d’ampolle, di scatolini, caraffe.... E che razza di nomi ! Tedesco pretto di Vienna ! — E Alberto leggendo : — Sexta-essentia ini ma Solis.... Cedrar um Lybani essentia.... Macrobiòtica Pulvis Sancii Germani thè.... Sai secretìssinuis.... Eh? capisci, Paolino ? —- Poco. — È già troppo quel poco — e continuando : — Pulvis procreationis.... Coeli tinctnra.... Calio- stri elixir.... Mundi spìritus universus.... Lapis Philosophorum.... Xèctar.... Potàbile auriiiii.... Risolvente flogìstico.... Gioventù eterna.... Sa- natodos.... — Chissà! se ne potrebbe anche provare....