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CAPITOLO DFCIMOQUARTO |
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— Non so. Ero lontano le miglia dal sospettare che si parlasse di le ; e come la sciocca
marchesa non animelle lìngua negli altri, allorché apre la bocca, io chiudo le orecchie.
Solo, di tempo in tempo, mi arrivava al l’udito
il mio chiarissimo amico l dice.... li professore B scrive....» In conclusione, il luo libro,
era, secondo lei, unii suciderìa. Vedi, eh? cos'hai fallo.
No, che non è — oppose Alberlo con fuoco.
Calma ! hai dalla tua la Sàlis. Appena la
dottoressa finì, cominciò donna Claudia con una
voce soave, sì che sarebbe stalo un peccalo
il non ascoltarla. La ti difese da Paladino.
E la vecchiaccia, a replicare agremente ; sul
che, attaccarono lite, rimanendo ciascuna, com’è
ben naturale, del suo proprio parere. Ma, allora, si ricordtìron di ine, chièsero il mio. Ed
io risposi, che di quel libro avea visto il cartoni* e non più. « Io non leggo» aggiunsi «che
librerìa vecchia, per risparmiar la fatica di
tagliare le pàgine....» —
V, Alberto :
— Ne ho di belli e tagliati.
Grazie. Esse mi domandarono poi, se sapevo alcunché delPautore del libro.... Guido Etcl-
rèdii tornai adire di no. Om la marchesa
cristianamente notò, ch’egli era, scommetterebbe
la lesta, un libertine), un poco di buono.... «(iiii-
(In Etelrcdi però» disse la Sàlis «non è che un
nome di guerra ».
Ma e come sa ?
Per via, credo, di un suo librajo a I i-
mize.... Tanl’è, proferì il tuo nome c cognome.
I' figùrati io ! Io, che ti conobbi ciliegia ! Pigliai tosto a difènderti. E ti difesi col pìngerti.
1 issi di leT quello che avrei, un sècolo fà,
dello di un santo....