Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/334

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GOCCIE D’INCHIOSTRO Valichi di montagne. I. — Sempre diritto — rispose al conte Rinucci il vetturino, indicandogli colla punta della frusta la bianca strada che, dinanzi a loro, montava, montava, internàvasi in un folto pineto e, serpeggiante, ricompariva nell'interrotto fogliame — sempre diritto, voi non potete sbagliare. — Rinucci consultò l’orologio. Fra una mezz’ora la vettura doveva raggiùngerlo: proprio il solo tempo, stretto e necessario — come aveva già tartagliato nel suo gergo gallo-tedesco il camiciotto azzurro — di allettare una pagnotta alle pòvere bestie, di rinfrescarsi gli arri ! e di attaccare un cavallaccio di rinforzo. il conte approvò col gesto. D’un gran passo poi superata la larga striscia di fanghiglia che, uudrita da una sorgentella di aqua, traversava la strada, fermossi all’asciutto, si volse e stette aspettando la giovine moglie che apparecchià- vasi a smontare dalla carrozza. Ned essa si fece attendere a lungo. Sbarazzà- tasi dagli scialli e dalle sciarpe che la invilup- pàvano, e consegnàtili alla cameriera, succinta la gonna e tolto dal fascio dei parasoli e dei