Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/346

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Valichi di montagna 313 0 Ma essa lo inanimì. Con gli occhi, con la mano, perfino con un.... baciuzzo. Or, ditemi, amici, dopo un siffatto incoraggiamento avreste voi potuto ninnarla ? Voglio sperare che no. — In (pianto al nostro bambino, ogni sua incertezza scomparve, mostrò coraggiosamente i bianchi denlucci e difilato andò a piantarsi, lui c i suoi ciòlloli, dappresso al conte.... Che c’è — esclamò questi in bùrbero tuono, alzando vivamente la testa. Imperocché avèa udito come un bisbiglio che lo chiamava. — Ah ! ecco — aggiunse con sprezzo — un selvaggio de’ sòliti !... Venderai qualcosa, 111 imà- gino ! IT11 po’ di selciato, vero?... cocci di bottiglia forse?... F vuoi ch’io li compri?... Poli! per dar retta a tutti vojaltri bisognerebbe èsser Creso.... Qui avvertile com’egli fosse fuor dalla pesla. Voi però dovete scusarlo pensando alla smania ch’egli sentiva di sfogarsi, di pigliarsela con qualcheduno.... F, rabbruscandosi, continuò: Perdio ! I Farisèi portarono le loro baracche nel tempio.... Fin qui in questo magnìfico paesaggio si cacciò la bottega : (pii — ora — s’inganna, si fà a lira tira, nè più nè meno che da noi, dove l’aria è corrotta.... (ìli ardili ciò, quel marmocchio ! avverto ch’egli teneva sempre fiso lo sguardo nel merciajuolo è nell’età dell innocenza.... eppure ha già sete d’oro ! — 111! che lente convessa. Correggi sùbito: ha gran fame di pane. F di tal stampo sono tutti quassù. Venderebbero, se lo potèssero, i loro punti di vista.... che dico ? li véndono. Vcnderèbbero il minio delle loro guancie, il loro appetito. Se il diàvolo vivesse ancora, lo supplicherebbero ginoc¬