Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/353

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320 GOCCIB D* INCHIOSTRO sciamando, le làgrime ai nottolini, cose di fuoco su que* crudelacci di uòmini. Pur filialmente, soli nel vagone.... soli ! K soli, c’è da sperare, rimarranno per qualche (rullo di strada; ve’.... eh untesi la sala di 1 .a classe ed a momenti il convoglio.... Ma ahimè ! poverelli.... Riàprcsi lo sportello ed un omino appare adocchiando. Ciò, Bela ! — die*egli — vanta.... glie xe logo per una famegia d’ini piegài. — K lì, montato su, il rompitoiia, ecco seguirlo una hadalona, ansante come una armònica Iru- sta, rossa come un anguria, e accomodarsi di faccialina ai due sposi. Ali sorte ladra ! Claudia e Camillo allmii»à- 1*0110 i visi. Lampeggiala al cavaliere l'idèa di procurarsi uno scompartimento a parte j»i;i s’inviava il convoglio: Claudia non susurravn peranco dunque, alla prima fermala — che raccolto la nuova venula il sollio, èhhero tulli t» (piallro la consolazione di raffigurarsi per conoscenze e insieme, per un'unghia, parenti. Imaghiate il grazioso viaggio ! I due colombi dalla carne tirante si èrano come uncinelli a maglie, appiccicali ai linieri : senza pèrdere un àlimo, li rallcgràrono — via correndo — di 7 n un chiaechieramenlo in ar-serralo. mólto a pro- pòsilo.... e sul tran-tran stuccante della vita matrimoniale, e sul pigliare di brusco delle bol- tiglie stappale, e intorno ai modi econòmici di raffazzonare abitucei pei bimbi dai calzoni di babbo e dalle coperte vecchie dei canapè. \è Camillo potè ne anco cavarsi il gusto di strìnger fra i denti un Virginia. Quantunque il vagone fosse pei fumatori, avendo egli a seconda del Galatèo domandalo : pernici tono ? — udì rispóndersi dalla grassona che per carità non accendesse zìgari — non per lei, no —