Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/352

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Viaggio di nozze 319 le piante i marroni, clic là sollo i guanciali — senza le pulci — ci si avveniva sempre in scorpioni, in serpentacci lunghi sì e sì ; che ([limilo poi alle piràmidi, non francava proprio la spesa vederle.... De’ colossali fermau- sci, nulPallro. 1*] allora.... addìo — fé* Claudia salulàndolo dini cenno dispettosello. No, no — diss’cgli premurosamenle — ci andremo.... Dove vufti, amor mio.— A prova del clic, raccolse, la settimana stessa, notizie intorno le vaporiere che slantulfàvano da Genova ad Alessandria d’Egitto. E si risolse partire il dì delle nozze. Sarchiasi con tulla la parentcrìa patito un pranzo di gala, poi gli sposini avrebbero preso la via ferrala e.... buona notte. Difalli, punto a punto, ciò avvenne : circa allo scorpacciamenlo.... ma 110, non parliamone ; nulla v ha di più uggioso e per due che s’amano e per chi non ha Tappetilo in pianta slàbile, a paragone di lati solennità di famiglia in cui ci tocca sedere, gómito a gomito, proprio con quel parente che noi studiavamo di causare in istrada ; udirvi scipili o puzzoni bisticci ; scaldarci ogni tanto le mani a celia roba scritta con il decìmetro, tutta bugìe — o rimbombante come un barile vuoto, o geroglìfica più del l'obelisco di laixor. E aggiungi clic gli sposini, stavolta, ingojà- rono anche il piacere di scarrozzare alla stazione in gran compagnia ; Camillo in una berlina, col padre della sua sposa e con due vecchi zìi (“impaglinoli, i quali, per la faasla occasione, avèano stampalo un libretto dal titolo: Sf lidio so/tra i letami; Claudia in unii lira, insieme alla mamma e a Ire cugimile che non stavano mai dal palparla, dal baciucchiarla,