Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/372

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U vecchio bossolottajo brare un po’ troppo innocenti, come capisco che il vecchio prestigiatore avrebbe fallo meglio a ingambare un pajo di brache mcn larghe, lasciando poi nel baule un cerio cravatlonc di lana rossa e dielro ai denti un certo preàmbolo in cui si diceva che la regina Vittoria graziosamente chiedeva da lui, ogni dopo pranzo, il lepidissimo scherzo della « frittata entro il cappello»: tutto questo però, anche con la sua somma «guài se alla compassione viene il morbino» signori miei, non vi scusa. Voi ridevate 7 Bene, le vostre risa non èran ili quelle che pàrlon dal cuore e allàrgano il polmone ; vi c*entrava il cervello, e il cervello dell’uomo, salvochò forse in frittura, è sempre cattivo. Pareva vi foste dati la posta, non tanto per godere i giuochi del vecchio, quanto per godere lui. Or mi si dice pianino : il vecchio è un ub- briacone : guarda il suo naso. Sarà, ma io non I lio ancora visto col fiasco. Quello invece chc vedo, sono i suoi bianchi capelli, e quanto poi al naso, cheli ! non è il vino soltanto che fà salire il rossore. Non, con questo, chc di pietà non fosse più grano in alcuno. Gióvani ce n’èrano troppi. A casa mia, peraltro, un sentimento chc non dà in fuori, (piando dovrebbe, è per non nato. E qui potrei toccare degli alti e bassi dei nostri sentimenti e delle nostre virtù. Confessiàmolo, s’ha più riguardo alla cornice clic al quadro. Tu darai un due lire a un birbone artisticamente a strappi ; mancherà! di moneta per un disgraziato che non può o non ha il buon tempo di f:ir la macchi cita. Così, la vista di una ferita alla nuca, ti metterà i lagrimoni ; qualche palmo più basso, allegrìa. Lo si trovò pugnalato.... Infelice ! - Si appose.... ('Ile goffo !