Pagina:Opere (Rapisardi) IV.djvu/45

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Parte prima, libro I 41

     765Perseguir fere in caccia, immansueti
     Dorsi inforcar di rapidi cavalli,
     Sgominar tende avverse, e fuggitive
     Terga nemiche saettar con l’arco.
     Rigido come lancia, onde la tersa
     770Punta scintilli minacciosa al sole,
     Ei sorgea tra’ perigli, e men che a Dio
     Confidava al suo strai la sua salvezza;
     Tal che il pietoso genitor sovente
     L’atro gli rammentava ultimo fato
     775Degli Aditi superbi, ispida razza
     Cui per l’opre nefande al ciel dispette
     Seppelliron le sabbie alte d’Akafa.
     Ma qual nel perso mar, quando tra’ verdi
     Coralli e le frondose alghe odorate
     780Sommovendone i flutti euro non frema,
     Specchiansi intorno le calcaree cime;
     Mormora qua e là per l’ampio golfo
     Qualche dolce zampillo, a cui le labbra
     Il faticoso remator consola;
     785Tal di Chèdar nel fiero animo, quando
     Specchio d’alti fantasmi amor lo fea,
     Sorgean dolci pensieri e ingenui canti,
     Ch’ai più schivi molcean l’anima in petto.