Pagina:Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini - Tomo 1.djvu/217

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timone. 209

Ma io credo che tu, se tu sai chi se’ tu, dirai con me che cotesti tuoi spasimati sono più matti de’ Coribanti.

Pluto. E pensi tu che questi veggano come io son fatto, zoppo, cieco, e come altro io sono?

Mercurio. Come no? forse son ciechi anch’essi?

Pluto. Non ciechi: ma l’ignoranza e l’errore, che oggi annebbiano il mondo, fanno un velo agli occhi loro. Ed ancora io per non parere sì brutto, mi metto una maschera piacevole, ornata d’oro e di gemme, e vestito sfoggi atamen te, mi presento a loro: ed essi credendo vedere una bellezza vera, s’innamoran di me sino a morire, se non mi hanno. Ma se uno mi mostrasse loro tutto nudo, come vergognerebbero di non essersi accorti, anzi di avere amata si disamabile e laida bruttezza!

Mercurio. Ma come va che costoro già divenuti ricchi, si mettono la stessa maschera, e rimangono ancor nell’errore? E se uno volesse loro strapparla, essi lasceriano più la testa che la maschera? Allora non dovrebbero ignorare che la è una bellezza posticcia, perchè han veduto tutto quel che sta sotto.

Pluto. E per questo, o Mercurio, io ho grandi aiuti con me.

Mercurio. E quali?

Pluto. Quand’uno, scontratomi la prima volta, m’apre la porta, e mi mette dentro, con me gli entrano in casa nascostamente l’orgoglio, la stoltezza, la superbia, la mollezza, l’insolenza, l’errore, una schiera di vizi che gli conquide l’anima. Però egli ammira quel che dovrebbe sprezzare, desidera quel che dovrebbe fuggire, e sovra tutto pregia me, che son padre e capitano di quella schiera che gli è accampata in casa, e sosterrebbe ogni cosa anzi che lasciarmi sfuggire.

Mercurio. E veramente tu sei sfuggevole e liscio, e difficile a trattare, e sdrucciolevole, che non dai salda presa, e come anguilla o biscia sguiccioli tra le dita non so come: la povertà per contrario è tutta viscosa, appiccaticcia, con mille uncini su tutta la persona, che tosto afferrano chi le si avvicina, e non è facile disciogliersene. Ma le chiacchiere ci han fatto dimenticare il meglio.