Pagina:Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini - Tomo 2.djvu/74

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66 lo scita.

non che dopo non molto tempo gli Ateniesi si pentirono di aver tanto amato Alcibiade; e la città nostra, non solo ama questo giovane, ma già lo crede degno di reverenza: insomma il solo amore del popolo, il gran presidio di tutti è questo giovane. Se egli e suo padre ti accoglieranno, e ti faranno loro amico, tu avrai tutta la città: ti facciano un cenno con mano, un cenno basta, e non dubitar più dei fatti tuoi.

Tutti mi dicevano così, tutti, giuro a Giove, se pure sta bene giurare in un discorso. Ed ora che n’ho le pruove, quanto meno del vero vedo che mi dicevano! Convien dunque spoltrirsi e levarsi, come dice il poeta di Ceo,1 muovere tutte le sarte, fare e dire ogni cosa per acquistarci tali amici. E se questo ci verrà fatto, il cielo sarà sereno, il vento favorevole, il mare leggermente increspato, il porto vicino.


  1. Bacchillide.