Pagina:Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini - Tomo 2.djvu/73

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lo scita. 65

Quando la prima volta io entrai nella vostra città, restai sorpreso riguardandone la grandezza e la bellezza, la folla dei cittadini, e la ricchezza, e la magnificenza: ond’io era pieno di stupore, ed era fuori di me per la maraviglia, come avvenne a quel giovanetto isolano nella casa di Menelao. E così naturalmente dovevo sentire nell’animo mio, vedendo una città alzata a tanta altezza, e che, come dice il poeta,

          Fìoria di tutti i beni onde fiorisce
          Una cittade.

Stando io così, consideravo che mi dovessi fare: e da prima pensai di darvi qualche saggio di eloquenza; che e dove altro l’avrei potuto dare, se fossi rimasto muto in tale città? Cercai (non vo’ nascondere il vero) di sapere chi fossero i principali cittadini, ai quali avvicinandomi, farmeli protettori ed aiutatori. E qui non un solo, come ad Anacarsi, nè un barbaro, qual era Tossari, ma moltissimi, anzi tutti, mi dissero le stesse cose con diverse parole: forestiere, molti e molti buoni e bravi uomini sono nella città nostra, nè in altra ne troveresti tanti: ma gli ottimi son due, i quali per nobiltà di lignaggio e per autorità vanno innanzi a tutti gli altri, e per dottrina ed eloquenza stanno a pari con la decade ateniese.1

Il favore che essi hanno dal popolo è vero amore: onde si fa ciò che essi vogliono; ed essi vogliono ciò che è il meglio per la città. La loro cortesia, l’amorevolezza che hanno pe’ forestieri, l’essere in tanta grandezza non invidiati affatto, il farsi con tanto amore rispettare da tutti, l’essere così benigni a tutti ed affabili, son cose che tu stesso vedrai tra poco, e conterai ad altri. E ciò che più ti farà maraviglia è che sono della stessa casa, padre e figliuolo: quello figurati di vedere un Solone, un Pericle, un Aristide: il figliuolo, se lo vedi, t’innamora: alto della persona, e bello d’una certa virile formosità: se pur ti parla, ti lega per gli orecchi, e ti mena dove ei vuole: tanta grazia ha sulla lingua il giovanetto. La città lo ascolta a bocca aperta quando ei presentasi a parlamentare, come si dice che interveniva agli Ateniesi pel figliuolo di Clinia: se

  1. I dieci più celebri oratori di Atene.