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Pagina:Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini - Tomo 3.djvu/208

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200 dialoghi delle cortigiane.

ne. Eh, anche il campagnuolo va da certi suoi amici cittadini, i quali chiameranno innanzi ai Pritani il Megarese.

Coclide. Questo se n’ha dal far l’amore coi soldati, picchiate e querele. Tutti costoro che si spaccian per generali e per condottieri, se t’hanno a dar qualche cosa, aspetta la rassegna, dicono, prenderò la paga, e farò tutto. Alla malora questi spaccamontagne. Fo bene io che con essi non voglio impacciarmi affatto. È meglio per me un pescatore, un marinaio, o un campagnuolo che sa carezzare poco, e dare assai. Questi che squassano spennacchi e contano battaglie, son tutti vento, o Partenide.