O Lollio, impune occupi il livido
Oblio. Tu esperto del mondo e provvido
Un animo accogli, e ne’ tempi
36O secondi o sinistri diritto;
D’avare frodi vindice, sobrio
Dell’or che trae tutto a sè. Console
Non già d’un sol anno, ogni volta
40Che fu giudice buono e fedele,
Sempre all’onesto pospose l’utile;
Respinse i doni de’ ribaldi uomini
Con alto cipiglio, e vincente
44Spiegò l’armi fra turbe nemiche.
Non chi possiede molto ti è lecito
Chiamar beato: quei sol ben merita
Di beato il nome, che usare
48Degli Dei saggiamente sa i doni;
Quei che la dura povertà tollera,
Più che di morte, di colpa timido;
Non ei per gli amici diletti,
52Per la patria morire paventa.