Pagina:Opere di Mario Rapisardi 5.djvu/265

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Calcidonio, l’amico onde più gode
     L’animo mio, non è, s’io dica il vero,
     Tenero troppo del natio paese:
     Ei l’ama sì, ma in modo strano; e poi
     5Che a pingere col verso egli è, non meno
     Che a poetare col pennel, maestro,
     S’io di sua patria carità mi rido,
     Tira fuor la matita, e su la sgombra
     Faccia d’un libro o in candida parete
     10L’Etna segna di qua, di là sul doppio
     Seno del golfo i dolci colli iblei,
     E scritto in mezzo a grandi cifre il nome
     Di Vincenzo Bellini: Ecco la mia
     Patria, ghignando esclama; e irrequíeto