Nè anche ’l vostro stato ben potea
Deliberarsi, e mentre che fra dua 288Del Re non ben contento si vivea,
El Duca Valentin le vele sua
Ridette ai venti e verso il mar di sopra 291De la sua nave rivoltò la prua;
E con sua gente fe’ mirabil opra
Espugnando Faenza in tempo curto, 294E mandando Romagna sottosopra.
Sendo da poi sopra Bologna surto
Con gran fatica la Sega sostenne 297La violenza di sue genti e l’urto.
Partito quindi, in Toscana ne venne
Sè rivestendo de le vostre spoglie, 300Mentre che ’l campo sopra ’l vostro tenne.
Onde che voi per fuggir tante doglie,
Come color che altro far non ponno, 303Cedesti in qualche parte a le sue voglie;
E così le sue genti oltre passonno;
Ma nel passar piacque a chi Siena regge 306Rinnovellar Piombin di nuovo donno.
A costor retro venne nuova gregge,
Che sopra ’l vostro stato pose ’l piede, 309Non moderata da freno, o da legge.
Mandava questi el re contra l’erede
Di Fernandin, e perchè si fuggissi, 312La metà di quel Regno a Spagna diede.
Tanto che Federigo dipartissi,
Visto de’ suoi la Capovana pruova, 315E nelle man di Francia a metter gissi.
E perchè ’n questo tempo si ritruova
Roano in Lombardia, voi praticavi 318Far col Re, per suo mezzo, lega nuova.