Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/73

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avea anche in Oriente ricercatori e compratori di MS. e credesi del secolo XIV. È stata bell’avventura, che per esso siasi avuto intero il Proemio di questa Storia, e a molte lacune notate dall’Alemanno siasi provveduto, per lo più riconoscendosi ch’ esse non sussistono: ma è deplorabil cosa, che nella estrema parte sia mancante per fino di quanto il minor codice vaticano ha potuto somministrare alla edizione dell’Alemanno. Io dico questo per un certo sospetto, in cui sono, che Procopio fosse nello scrivere la Storia segreta proceduto oltre quanto noi abbiamo. Imperciocchè qual ragione allegare, per cui sia egli vissuto alcuni anni senza proseguire quell’opera? E mentre per tre volte promette di parlare di quanto Giustiniano avea fatto a tribolazione della chiesa, e degli ecclesiastici, come non ragioneremo noi più sensatamente dicendo, che se nulla di ciò oggi si legge in quest’opera, al tempo, e alla incuria degli uomini dobbiamo attribuirne il vuoto, essendo stati rotti i primi esemplari appunto nella estrema loro parte, piuttosto che attribuire desidia a lui, che in quell’argomento erasi impegnato sì manifestamente, e che tutto ebbe l’agio di mantener la promessa? Forse chi sa, che un qualche giorno non si scopra codice migliore di quelli, che presentemente abbiamo!

Il mio volgarizzamento partecipa di tutti i miglioramenti, che alla Storia segreta pubblicata dall’Alemanno