Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/110

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90 GUERRE PERSIANE

regale autorità sopra tutti i Saraceni dimoranti in Persia, liberamente penetrava da ogni banda a manomettere le nostre terre, non essendovi tra comandanti imperiali, detti con voce nazionale duci, nè tra quelli saraceni confederati all’impero, e filarchi nomati1, chi valesse ad arrestarne il furore. E sebbene a tal uopo Giustiniano avesse dichiarato Areta, figliuol di Cabala, governatore di molte saraceniche tribù, accordandogli insieme quanto a re si conviene di onorificenza e potere, non cessò Alamandaro tuttavia di riportar vittoria in ogni scontro, vuoi perchè Areta tradisse le imperiali cose, o perchè soltanto fossegli contraria la fortuna, non essendosi ancora disvelata la verità. Egli è certo però che il barbaro ebbe lunghissima vita, ed in gran parte di lei fece man bassa di tutto l’oriente 2.

  1. Era anche dato questo nome, secondo Suida, ai principi della Mesopotamia.
  2. Menandro parimente fa di lui onorevole menzione.