Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/31

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LIBRO PRIMO 11

all’astro nascente eseguisca l’adorazione; servati di tal modo i patrii riti eviterà l’ignominia ed il biasimo d’essersi prostrato al nemico.

VI. Perozo adunque fatto il giuramento adorò secondo le ammonizioni dei maghi l’Unno, e lieto di aver salvato sè stesso e tutto l’esercito di buon grado si restituì nel regno.

CAPO IV.

Seconda spedizione di Perozo. — Stratagemma degli Eutaliti. — Disfatta dei Persiani. — Istoria d’una perla del re. — Legge promulgata dai Persiani dopo la rotta. — Cavado, ultimo dei figliuoli di Perozo, ottiene il regno.

I. Perozo, trascorso breve tempo, vuole in onta del suo giuramento vendicare il ricevuto oltraggio. Laonde fatta leva di Persiani e di confederati muove contro gli Eutaliti, e meno Cavado ultimo de’ figliuoli, rimaso nella reggia in grazia della tenerissima eta sua, gli altri tutti in numero di trenta escono col genitore a campo. Gli Unni fatti consapevoli di sì grande apparecchio biasimavano altamente la mala fede persiana, e mordevano il proprio re come traditore della cosa pubblica. Ma quegli ridendosi delle accuse domandava loro che mai ceduto avesse ai Medi, se terra, se armi, o altro che de’ suoi regii tesori? E quelli: Nulla di tanto, affè nostra, ma sì bene la opportunità che risponde al tutto, dichiaravansi nondimeno pronti a marciare contro il nemico. Egli però fe’ comando che si rimanessero, non