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376 GUERRE VANDALICHE

tornanvi in allora gli antichi sacerdoti, ed illuminatolo danno principio alle sacre funzioni. Di questo modo avverossi il sogno.

CAPO XX.
Saggio consiglio d’un Vandalo. — Crudeltà di Gizerico punita ne’ suoi discendenti.

I. I mali sofferti ricordarono ai Vandali un proverbio antico: Non avervi, cioè, bene comunque grande chi l’uomo non possa sperare di aggiugnere, nè si fermo e stabile da non potergli sfuggire; e qui esporrò il come e il quando esso ebbe origine. All’uscir di tal gente per soverchia fame dalle patrie terre vollero parecchi, non persuasi di tener dietro a Gogidisco, rimanervi, lusingandosi rettamente che avrebbero quivi, ridotti a minor numero, più comoda vita. Questi di poi temendo non gli emigrati in Africa fossero di là col volgere degli anni cacciati, o dall’amor patrio indotti a tornare nell’antico paese, inviarono ambasciadori a Gizerico, i quali dovevano a nome de’ suoi connazionali seco lui congratularsi delle riportate vittorie, e pregarlo ad un’ora che si spogliasse della sovranità di quel loro suolo, addivenutogli inutile dopo i tanti africani trofei; ed eglino così liberi dalla tema di vedersene contrastato il possesso dagli antichi abitatori, cimenterebbero di buon grado per la sua difesa lor vite. Gizerico ed i Vandali non avendo che obbiettare all’inchiesta erano per aderirvi, quando un vecchio tenuto in molta con-