Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/44

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24 GUERRE PERSIANE

dergudunibade1, affine di Gusanascade e giovane con grande rinomanza di valore, fu il primo a venirgli innanzi adorandolo re suo, e dandogli accertata parola de’ suoi fedeli servigi.

III. Cavado pervenne in processo di tempo a ricuperare tutto il reame, e fatto prigioniero Blase il sentenziò a perdere la vista alla foggia de’ malfattori persiani, cui è versato olio bollente negli occhi, od estraggonsi gli occhi stessi coll’opera di ferrea punta, ordinando poscia che si custodisse in prigione. Costui tenne il regno due soli anni2.

IV. Data pur morte a Gusanascade nominò canarange il consanguineo di lui Adergudunibade; oltre di che inalzò alla carica di adrastadara-selane (magistratura sopra tutti gli eserciti e condottieri) Seose, l’unico e dapprima e dappoi che ricevesse tanta onoranza tra i Persiani3. Tornato per siffatto modo al possesso del regno agevolmente sel guardò, e resselo con molto senno mercè gl’impareggiabili talenti suoi, e la grandissima esperienza nel maneggio de’ pubblici affari4.

  1. Adergudombade fu scritto da alcuni autori e così pure in vece di adrastadara-selane rinverrai presso di loro Adrastudaransalana.
  2. Nulla di ciò rinveniamo in Agazia, eccone le parole: «Zamaspe contento di avere occupato quattro anni il trono senza rammarico ne discese, e adattandosi prudentemente ai bisogni del tempo, antepose la propria sicurezza e la sua quiete ai pericoli ed alle molestie inseparabili dall’ambizione di regnare». (lib. iv, cap. 11).
  3. Anni dell’era volgare 488 e seg.
  4. Agazia per lo contrario scrisse: «Cavado ristabilitosi in